CANTINA MILAZZO: UN’AZIENDA SOSTENIBILE
Certificazioni ISO E Biologica
Essere un’azienda sostenibile significa accettare la sfida al cambiamento continuo, lavorare bene oggi per produrre meglio domani.
Attualmente è impegnata anche nel programma per l’analisi dell’impronta di carbonio in tutta la filiera produttiva.
Vogliamo così garantire la qualità del nostro lavoro attraverso un percorso che combina, in modo efficace, tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale e di innovazione nelle diverse fasi di produzione dei nostri vini e spumanti metodo classico.
Le Nostre Tappe Verso La SOSTENIBILITA’
Primi ‘900 – Maria Costanza –antenata di famiglia- donna forte e volitiva, si dedicò in prima persona alla coltivazione della vite e alla vinificazione; era lei che sovraintendeva a tutte le fasi di lavorazione. Una piccola cantina in Campobello di Licata ma, già allora, il vino prodotto era molto apprezzato dalla clientela locale.
Negli anni del Dopoguerra alla produzione dell’uva da vino viene affiancata quella dell’uva da tavola.
Alla fine degli anni sessanta Nuovi vigneti per la produzione di uva da vino si sostituiscono alle coltivazioni di uva da tavola e inizia così una nuova fase della storia di famiglia. Nasce l’Azienda Agricola G. Milazzo non semplicemente per fare vino e divenire un’impresa redditizia ma soprattutto, per essere un’azienda votata alla ricerca ossessiva della qualità e del miglioramento continuo.
1982: registrazione del marchio “Martin Pescatore” che era già utilizzato, negli anni del dopoguerra e fino agli inizi degli anni sessanta, per la commercializzazione dell’uva da tavola sui mercati internazionali.
2004: prima certificazione: UNI ENI ISO 14001 per l’attivazione del Sistema di Gestione Ambientale
2007: la scelta da sempre attuata di non utilizzare sostanze chimiche di sintesi si avvia a essere certificata. In questo anno inizia il periodo obbligatorio di conversione che porterà alla certificazione di prodotto biologico che si concluderà nel 2012.
2008: certificazione UNI EN ISO 9001 per il Sistema di Gestione della Qualità e la UNI EN ISO 22005 per la Tracciabilità della filiera produttiva, che parte dalle concimazioni, alle potature e a tutti i lavori nei vigneti, alla produzione dei vini in cantina, fino alle consegne ai clienti.
2012: certificazione Biologica, che ha rappresentato il traguardo e al contempo il nuovo punto di partenza del nostro percorso produttivo che ci apre a nuove sfide. Il nostro marchio del Martin Pescatore viene affiancato al marchio europeo del biologico. Un percorso iniziato nel 2007 e concluso nel 2012, con l’ottenimento del certificato definitivo (Certificato n. 2500/I rev. 02). Un impegno che riguarda non solo i nostri 75 ettari di vigneti ma l’intera proprietà Milazzo, che oggi conta circa 110 ettari complessivi. Ogni singola particella dell’azienda, ancorché non vitata, è già certificata o in fase di “conversione” alla CERTIFICAZIONE BIOLOGICA. Una scelta fondamentale. La sola che ci consente, per il futuro, di poter continuare ad impiantare vigneti nel rispetto del nostro motto: Garantiamo la genuinità dei nostri vini.
2013: si apre una nuova sfida. Quella all’abbattimento delle emissioni di CO2 (carbonio) in ogni fase della produzione (dal campo al consumatore). Decidiamo così di aderire al protocollo Ita.Ca. per lo sviluppo di uno strumento di calcolo dell’impronta di carbonio, un “calcolatore” internazionale, già utilizzato in Italia, Australia, California e Nuova Zelanda, appositamente adattato al modello produttivo italiano della vite e del vino dai ricercatori e tecnici del gruppo SATA e dell’Università degli studi di Milano, in collaborazione con colleghi australiani.
2013: partecipazione al bando indetto dal Ministero dell’Ambiente per l’analisi dell’impronta di carbonio nei prodotti di largo consumo. Un’altra tappa completata. Oggi siamo tra le 95 le aziende italiane di settori produttivi diversi, e unica azienda vinicola siciliana, ammesse al programma. (http://www.minambiente.it/pagina/il-bando-pubblico-2013)
2014: fare impresa, consumando e inquinando meno, rappresenta una sfida complessa sia dal punto di vista scientifico che organizzativo. Ma siamo, prima di tutto, uomini e donne della terra e siamo convinti che abbiamo una sola scelta: proteggere l’ambiente perché possa continuare a regalarci frutti sani e buoni. All’interno del progetto del Ministero siamo ora impegnati nell’ottenimento della certificazione ISO/TS 14067 Carbon footprint di prodotto (Sistema di certificazione della metodologia per la quantificazione della carbon footprint di prodotto) che validerà il metodo con il quale stiamo raccogliendo e analizzando i dati sulle nostre emissioni di CO2, per poter, poi, individuare le soluzioni tecniche migliori per l’effettiva riduzione della nostra “Carbon footprint”.